Aprile 23, 2025

Danzare la poesia della natura, la grazia dei piccoli gesti

Raccogliere, sistemare con gentilezza i protagonisti della natura adottati porta silenzio nella mente ci riavvicina alla grazia dei piccoli gesti, sposta l'attenzione dall'obbiettivo di danzare bene, a gesti concreti che ci guidino verso la naturalezza e verso una bellezza dalle radici profonde.

 

Durante le mie formazioni propongo ad allieve e allievi di realizzare un Ikebana personale, una composizione fatta con i protagonisti della natura che catturano le loro emozioni e il loro sguardo. Ognuno sceglierà un ramo, un fiore, una pietra, un muschio per costruire la sua semplice scultura, che sarà lo spirito guida della sua danza, un ponte verso la poesia e la naturalezza. I petali del fiore saranno nutrimento per la delicatezza delle mani, la foglia colta a terra sarà il radicamento del plié e l’appoggio dei piedi, la flessuosità di una ramo sarà lo slancio per la dinamica. L’ascolto dell’immaginazione e delle sensazioni aprirà lo sguardo oltre i confini abitudinari del corpo.

Ho scelto questo esercizio di composizione per immergere i gesti nella concretezza della natura, per aprire le possibilità dell’immaginario.
Nel corso dello studio svolgiamo improvvisazioni in cui interagire fisicamente con gli elementi scelti, per creare gesti sospesi tra corpo e paesaggio, per stupirci con proposte di movimento inaspettate, che portano un alone di magia.
Condivido di seguito alcune delle pratiche che attraverso insieme all’ikebana e che puoi vedere anche in questo video e in altri sul canale YouTube e su Instagram.

Generalmente seguo alcune regole con cui improvvisare una per volta, tra le quali:

  • Tra una transizione e l’altra trovare sempre un punto di contatto con il protagonista del paesaggio scelto
  • Lasciare che il flusso e lo sguardo siano guidati dal ramo o dal fiore
  • Coprire una parte del corpo con l’elemento naturale, come se quella parte del corpo si fondesse con la fioritura
  • Osservare gli elementi circolari e quelli lineari che hai adottato e trasferirli nelle parti del corpo che risuonano in quella direzione.
  • Puoi prenderti del tempo per sentire che sensazioni ti apre il contatto con la parte naturale che danza con te. Come ti fa sentire appoggiare il fiore sulla testa? Che energia porta nella dinamica seguire la sinuosità di un ramo? Se nascondi metà del volto dietro ad un ramo fiorito, quale danza nasce? Se il tuo braccio è allungato da una felce, che tipo di linearità percepisci, forse il tuo braccio è più lungo e leggero?

    Grazie per aver letto questo scritto, ti lascio con alcune informazioni e ti auguor una bella giornata di primavera.

Scrivo qui il link al mio prossimo seminario Ikebana, che terrò il 17-18 maggio presso Cascina Marie, vicino a Torino. Se desideri dare un’occhiata puoi trovare informazioni approfondite e se vuoi partecipare puoi iscriverti entro il 30 aprile.